24 Feb Lezioni di Vino
28 Gennaio 2020
Un corso di avvicinamento al vino diventa un momento di arricchimento e crescita per chi ha la passione per questo elemento della natura ottenuto grazie alla passione per la terra ed i suoi frutti. E proprio in questo corso voluto, organizzato e diretto dalla sommelier Paola Sprovieri che i nostri vini, tra gli altri, sono stati presi come oggetto di studio e di esempio. In una location adatta per strutturare delle vere e proprie lezioni sul vino, in abbinamento a piatti dedicati ad hoc, il 28 gennaio scorso si è tenuta una delle lezioni in cui una nostra etichetta è stata presa ad esempio.
Tema della lezione: le bollicine. In degustazione il metodo charmat, il prosecco ed il nostro metodo classico Arioso.
Piatto abbinato: paccheri fritti ripieni di ricotta aromatizzata al pepe nero e limone su crema di broccoli.
La grassezza del pacchero fritto e del suo ripieno, lo slancio fornito dal pepe nero e l’acidità del limone, su un ortaggio delicato ma strutturato, hanno trovato nella persistente sottile bollicina dell’Arioso, la sapidità giusta per lasciare il palato pulito e dolcemente accarezzato dai ricordi di tutti i sapori incontrati.
Altra lezione del corso, a tema: i vitigni internazionali, tenutasi il giorno 11 febbraio scorso, ha preso ad esempio, tra le altre, due nostre etichette: l’Orneto, cabernet sauvignon ed il Tora, sauvignon Blanc. Gli abbinamenti wine-food in questo caso sono stati diversi per le due tipologie di uvaggio.
Il Tora sauvignon è stato abbinato ad un cous cous di verdure e pollo impiattato assieme ad un gustoso club sandwich.
L’acidità del Tora sauvignon, insieme ai suoi sentori vegetali e minerali sono entrati in perfetta sintonia con il pasto speziato del cous cous e la sapidità del club sandwich, equilibrando ogni accento aromatico per restituire altrettanta freschezza.
Il cabernet sauvignon ha accompagnato invece una parmigiana di melanzane e baccalà su crema di ceci e peperone crusco sbriciolato.
Caratterizzato al palato da una personale architettura e consistenza dovuta ai suoi 24 mesi in acciaio, il nostro cabernet sauvignon Orneto, con i suoi sentori di peperone, di frutti neri, di vegetale non poteva trovare miglior accompagnamento dei piatti proposti, dove la struttura del vino è stata bilanciata da quella della portata.
L’essere stati presi come riferimento per raccontare le caratteristiche di vitigni come i nostri, non autoctoni, ci ha permesso di aggiungere un altro mattoncino al nostro percorso di crescita e di comunicazione.
Ringraziamo Paola per averci assegnato, nella sua classe di appassionati e cultori del mondo enogastronomico, un ruolo da protagonisti in alcuni temi da lei scelti e ci auguriamo in futuro di poter sempre di più rappresentare un esempio di imprenditoria che punta sulla qualità e genuinità dei propri prodotti.
Ai prossimi appuntamenti con la nostra Cantina.
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